Quando ero piccola il mio papà verso la fine di ottobre e l'inizio di novembre mi portava a casa le fave dei morti, dolcetti tipici veneziani a base di mandorle, confesso che ne andavo matta, sono sempre costate parecchio perchè proprio a base di mandorla ( qui molto cara) ma ne bastavano poche perchè sono bombe caloriche!
Quest'anno per la prima volta ho voluto prepararle, quello che ne è venuto fuori è questo che vedete nelle immagini, la forma non è venuta perfetta (credo a causa del calore del forno) però il sapore è quello..... straordinariamente buono!!!
Vi lascio la ricetta se volete cimentarvi anche voi, attendo le foto delle vostre fave dolci ^_^
Ingredienti:
- 200 gr. di farina di mandorle
- 40 gr. di albume ( più o meno 2 uova)
- 600 gr. di zucchero
- 1 stecca di vaniglia
- 2 cucchiai di Amaretto di Saronno
- cacao amaro
- colorante rosso
Il procedimento è semplicissimo, tritiamo in un mixer la farina di mandorle con lo zucchero, aggiungiamo poi l'interno della bacca di vaniglia, due cucchiai di Amaretto di Saronno e poi gli albumi.
Amalgamiamo per bene l'impasto con le mani, poi lo dividiamo in tre parti, una resterà bianca, l'altra aggiungiamo un pò di cacao amaro e nell'ultima poco colorante rosso ( il colore deve venire rosa).
Arrotoliamo su pellicola e lasciamo in frigorifero per 12 ore circa.
Passato il tempo di riposo arrotoliamo gli impasti e formiamo delle palline grandi come una noce o nocciolina, sistemiamo su una teglia con carta da forno e cuociamo in forno a 130 ° per 15/20 minuti, saranno pronte quando vedete che iniziano a screpolare.
Una volta pronte lasciate raffreddare almeno fino al giorno dopo.
Numerose sono le leggende che legano le fave dei morti all’antica tradizione di Venezia, c’è pure una calle chiamata appunto Calle della Fava, quella che vi lascio che mi ha colpito maggiormente è questa:
...Alcuni invece vogliono che presso questo ponte vi fosse una bottega ove si vendevano quelle pastiglie che si preparano pel giorno dei Morti, e che appellansi fave. L’uso di preparare in detto giorno tali pastiglie ebbe l’origine seguente. Immaginandosi i gentili di leggere nel petalo del fiore della fava alcune lettere funebri, e credendo eziandio che l’anime dei morti trasmigrassero nelle fave, se ne cibavano nei funebri banchetti, e le offrivano ai Mani nelle feste Lemurie, gettandosele per rito dietro le spalle («Ovidio, Fasti, Lib. V»)
Ho letto che anche in molte altre città vengono preparate ma in modo diverso, anche da voi? E come le preparate?
Non ne ho mai sentito parlare, quindi non so che sapore abbiano, ma i tuoi dolcetti sembrano così sfiziosi e la ricetta tutto sommato abbordabile..proverò a cimentarmi anche io.
RispondiEliminaSe ti piacciono i dolci a base di mandorla fanno al caso tuo, fammi sapere come li trovi se li prepari ^_^
EliminaIo sinceramente non le conoscevo, qui in Lombardia si usa il Pane dei Morti che ha l'aspetto di un grosso biscotto. Vorrei provare anche queste però!|
RispondiEliminaPaese che vai, ricetta che trovi!!! A questo punto voglio la ricetta dei tuoi biscotti!
EliminaWow non le conoscevo
RispondiEliminaO almeno non sapevo si chiamassero cosi
Questi dolcetti sono una totale novità per me, ma visto che evito come il peggior nemico il glutine saranno un ottima alternativa di biscottini tradizionali. Li proverò volentieri.
RispondiEliminamai mangiate ma sembrano davvero invitanti, devo provarle
RispondiEliminaNon conoscevo questa tradizione veneziana! Mi piace tanto che dietro i dolcetti ci sia una leggenda addirittura risalente ad Ovidio.
RispondiEliminaDevono essere davvero ottimi 😍
RispondiEliminaun nome insolito per dei dolcetti ma i dolci a base di mandorle sono tutti buonissimi
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